Nella presente relazione si riporta l’attivita` svolta durante l’anno 2006 dall’Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale–OGS per conto della Direzione Generale per la Protezione Civile (DRPC) della Regione Autonoma Friuli-Venezia Giulia (FVG) secondo la convenzione n. 35 del 31/03/2005 . La convenzione prevede lo svolgimento da parte dell’OGS di attivita` incentrata sul monitoraggio sismico H24 (con relativo servizio di allarme sismico automatico e di reperibilita` e pronto intervento del personale) e di attivita` di ricerca finalizzata ad ottenere una maggior comprensione del fenomeno sismico in regione e nelle zone limitrofe. Queste attivita` vengono svolte utilizzando i dati della rete sismometrica del Friuli-Venezia Giulia (RSFVG), di proprieta` dell’OGS e gestita dal Dipartimento ‘Centro di Ricerche Sismologiche’ (CRS). L’attivita` sismica del 2006 e` stata caratterizzata da una sismicita` moderata con eventi di magnitudo massima contenuta tra 3 e 4 sia nell’area regionale sia nelle aree limitrofe veneta, slovena e austriaca. In particolare, l’evento piu` rilevante avvenuto nella regione Fiuli-Venezia Giulia stato il terremoto di magnitudo MD=3,1 dell’11 agosto localizzato vicino a Gemona, mentre all’esterno della regione FVG sono stati significativi l’evento MD=3,4 del 23 aprile verificatosi a Plave (Slovenia), circa 15 km ESE Cividale del Friuli, e l’evento MD=3,6 del 28 dicembre localizzato vicino a Belluno. Osservando dettagliatamente la Fig. 4.1, si puo` notare la distribuzione della sismicita` lungo la fascia pedemontana friulana, con un suo proseguimento ad est in Slovenia e ad ovest nel Bellunese. Piu` precisamente, si nota che la quasi totalita` degli eventi e` stata localizzata nell’area delimitata dalle citta` di Claut-Arta T.-Tolmezzo-Venzone-Gemona-Stupizza. Questa sismicita, ` comunque, si presenta con una MD relativamente modesta che raramente supera i 3 gradi della scala Ricther. In particolare, e con tre eventi magnitudo compresa tra i valori 3,9 e 4,5 nell’area slovena ma a distanza di qualche decina di km dal confine italiano. Per quanto riguarda l’attivita` di servizio, nel corso del 2006 sono stati assolti tutti i compiti previsti senza rilevare particolari problemi, ed in particolare si e` provveduto a: i) fornire il servizio di ‘sorveglianza sismica’ secondo la modalita` stabilite dalla convenzione; ii) effettuare gli interventi di calibrazione programmata di tutti i sensori delle stazioni della rete; iii) effettuare test su tavola vibrante di alcuni nuovi sensori avuti in prova, anche in vista di un possibile aggiornamento della rete. In particolare, per tutti i sensori a corto periodo di superficie sono state effettuate le calibrazioni sia a distanza sia con il metodo diretto attraverso test su tavola vibrante. Inoltre il sistema della tavola vibrante stato ulteriormente migliorato sia nel software di pilotaggio e controllo sia nella parte hardware per ridurre l’effetto del campo magnetico residuo della tavola vibrante stessa sul comportamento in bassa frequenza dei sensori broad-band. 1Nel corso del 2006 il CRS ha continuato nell’opera di ammodernamento della rete di trasmissione dati attraverso l’utilizzo della tecnologia spread-spectrum, scelta alla fine della sperimentazione effettuata nell’ambito del progetto INTERREG III/A Reti sismologiche senza frontiere nelle Alpi sud-orientali. Durante il 2005 era stata realizzata una dorsale di collegamento a larga banda in direzione Nord-Sud da Udine fino al Monte Zouf Plan, cui si sarebbero connessi i rami laterali provenenti dalle stazioni. Attualmente tutte le stazioni ubicate a nord e sul versante orientale, corrispondenti al 60 % delle stazioni della RSFVG sono collegate con la tecnologia spread-spectrum. I tempi di acquisizione dei dati presso la sede del CRS sono attualmente di circa 1 minuto. Dal punto di vista della ricerca, l’attivita` del CRS nell’ambito della convenzione si e` articolata sui seguenti temi principali: i) calcolo dei meccanismi focali degli eventi principali verificatisi nel corso dell’anno ed il loro inquadramento nel contesto sismotettonico regionale; ii) l’analisi delle maggiori sequenze sismiche avvenute in Friuli, dall’installazione della rete, con lo scopo di comprenderne l’evoluzione temporale e stimare la probabilit aftershocks rilevanti; iii) lo sviluppo di tecniche di zonazione automatica che possono fungere da supporto oggettivo ad analisi quantitative sui dati. Per quello che riguarda le collaborazioni a livello nazionale, il CRS partecipa a diversi progetti sismologici e vulcanologici nell’ambito della convenzione stipulata tra il Dipartimento Nazionale della Protezione Civile e l’Istituto Nazionale di Geofisica e di Vulcanologia (INGV). Queste collaborazioni sono importanti in quanto permettono un confronto con le altre realta` sismologiche nazionali e quel travaso di ‘know-how’ indispensabile per la crescita tecnico-scientifica del dipartimento. Lo stesso dicasi per le collaborazioni in atto a livello locale sia con il Dipartimento di Scienze della Terra (DST) dell’Universita` di Trieste, gestore della rete accelerometrica del FVG (RAF), che con le istituzioni d’oltre confine in Slovenia (Agencija Republike Slovenije za Okolje, ARSO) e Austria (Zentralanstalt fur Meteorologie und Geodynamik, ZAMG). Va infine segnalata l’attivita` svolta nei due seguenti progetti internazionali: • il progetto INTERREG III/A Reti sismologiche senza frontiere nelle Alpi sud-orientali; • il progetto SISMOVALP in ambito INTERREG III/B Spazio Alpino. Questa relazione e` organizzata come segue: dapprima si descrivono le caratteristiche tecniche e di funzionamento della rete sismica e del sistema automatico di allarme (sezioni 1 e 2) ed il percorso di elaborazione dati (sezione 3); successivamente si fornisce un quadro esaustivo della sismicita` che si e` verificata nel corso del 2006 (sezione 4); segue quindi una descrizione delle attivita` di ricerca svolte dal CRS nell’ambito di altri progetti, i cui temi sono correlabili a quelli della convenzione stessa (sezione 5). Le conclusioni, infine, riassumono lo stato attuale della rete e danno un’indicazione sugli indirizzi futuri che si intendono perseguire per potenziare il servizio che la rete fornisce alla DRPC.

Gestione della rete di controllo sismico, studio della sismicità regionale e ricerca sismologica a fini di protezione civile. anno 2006

Enrico Priolo;Carla Barnaba;Paolo Bernardi;Pier Luigi Bragato;Marco Garbin;Gianni Bressan;Erica Cazzador;Paolo di Bartolomeo;Stefania Gentili;Peter Klin;Stefano Kravanja;Giovanna Laurenzano;Damiano Pesaresi;Cristian Ponton;Marco Romanelli;Angela Sarao;Adriano Snidarcig;Sandro Urban;Alessandro Vuan;David Zuliani
2007-01-01

Abstract

Nella presente relazione si riporta l’attivita` svolta durante l’anno 2006 dall’Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale–OGS per conto della Direzione Generale per la Protezione Civile (DRPC) della Regione Autonoma Friuli-Venezia Giulia (FVG) secondo la convenzione n. 35 del 31/03/2005 . La convenzione prevede lo svolgimento da parte dell’OGS di attivita` incentrata sul monitoraggio sismico H24 (con relativo servizio di allarme sismico automatico e di reperibilita` e pronto intervento del personale) e di attivita` di ricerca finalizzata ad ottenere una maggior comprensione del fenomeno sismico in regione e nelle zone limitrofe. Queste attivita` vengono svolte utilizzando i dati della rete sismometrica del Friuli-Venezia Giulia (RSFVG), di proprieta` dell’OGS e gestita dal Dipartimento ‘Centro di Ricerche Sismologiche’ (CRS). L’attivita` sismica del 2006 e` stata caratterizzata da una sismicita` moderata con eventi di magnitudo massima contenuta tra 3 e 4 sia nell’area regionale sia nelle aree limitrofe veneta, slovena e austriaca. In particolare, l’evento piu` rilevante avvenuto nella regione Fiuli-Venezia Giulia stato il terremoto di magnitudo MD=3,1 dell’11 agosto localizzato vicino a Gemona, mentre all’esterno della regione FVG sono stati significativi l’evento MD=3,4 del 23 aprile verificatosi a Plave (Slovenia), circa 15 km ESE Cividale del Friuli, e l’evento MD=3,6 del 28 dicembre localizzato vicino a Belluno. Osservando dettagliatamente la Fig. 4.1, si puo` notare la distribuzione della sismicita` lungo la fascia pedemontana friulana, con un suo proseguimento ad est in Slovenia e ad ovest nel Bellunese. Piu` precisamente, si nota che la quasi totalita` degli eventi e` stata localizzata nell’area delimitata dalle citta` di Claut-Arta T.-Tolmezzo-Venzone-Gemona-Stupizza. Questa sismicita, ` comunque, si presenta con una MD relativamente modesta che raramente supera i 3 gradi della scala Ricther. In particolare, e con tre eventi magnitudo compresa tra i valori 3,9 e 4,5 nell’area slovena ma a distanza di qualche decina di km dal confine italiano. Per quanto riguarda l’attivita` di servizio, nel corso del 2006 sono stati assolti tutti i compiti previsti senza rilevare particolari problemi, ed in particolare si e` provveduto a: i) fornire il servizio di ‘sorveglianza sismica’ secondo la modalita` stabilite dalla convenzione; ii) effettuare gli interventi di calibrazione programmata di tutti i sensori delle stazioni della rete; iii) effettuare test su tavola vibrante di alcuni nuovi sensori avuti in prova, anche in vista di un possibile aggiornamento della rete. In particolare, per tutti i sensori a corto periodo di superficie sono state effettuate le calibrazioni sia a distanza sia con il metodo diretto attraverso test su tavola vibrante. Inoltre il sistema della tavola vibrante stato ulteriormente migliorato sia nel software di pilotaggio e controllo sia nella parte hardware per ridurre l’effetto del campo magnetico residuo della tavola vibrante stessa sul comportamento in bassa frequenza dei sensori broad-band. 1Nel corso del 2006 il CRS ha continuato nell’opera di ammodernamento della rete di trasmissione dati attraverso l’utilizzo della tecnologia spread-spectrum, scelta alla fine della sperimentazione effettuata nell’ambito del progetto INTERREG III/A Reti sismologiche senza frontiere nelle Alpi sud-orientali. Durante il 2005 era stata realizzata una dorsale di collegamento a larga banda in direzione Nord-Sud da Udine fino al Monte Zouf Plan, cui si sarebbero connessi i rami laterali provenenti dalle stazioni. Attualmente tutte le stazioni ubicate a nord e sul versante orientale, corrispondenti al 60 % delle stazioni della RSFVG sono collegate con la tecnologia spread-spectrum. I tempi di acquisizione dei dati presso la sede del CRS sono attualmente di circa 1 minuto. Dal punto di vista della ricerca, l’attivita` del CRS nell’ambito della convenzione si e` articolata sui seguenti temi principali: i) calcolo dei meccanismi focali degli eventi principali verificatisi nel corso dell’anno ed il loro inquadramento nel contesto sismotettonico regionale; ii) l’analisi delle maggiori sequenze sismiche avvenute in Friuli, dall’installazione della rete, con lo scopo di comprenderne l’evoluzione temporale e stimare la probabilit aftershocks rilevanti; iii) lo sviluppo di tecniche di zonazione automatica che possono fungere da supporto oggettivo ad analisi quantitative sui dati. Per quello che riguarda le collaborazioni a livello nazionale, il CRS partecipa a diversi progetti sismologici e vulcanologici nell’ambito della convenzione stipulata tra il Dipartimento Nazionale della Protezione Civile e l’Istituto Nazionale di Geofisica e di Vulcanologia (INGV). Queste collaborazioni sono importanti in quanto permettono un confronto con le altre realta` sismologiche nazionali e quel travaso di ‘know-how’ indispensabile per la crescita tecnico-scientifica del dipartimento. Lo stesso dicasi per le collaborazioni in atto a livello locale sia con il Dipartimento di Scienze della Terra (DST) dell’Universita` di Trieste, gestore della rete accelerometrica del FVG (RAF), che con le istituzioni d’oltre confine in Slovenia (Agencija Republike Slovenije za Okolje, ARSO) e Austria (Zentralanstalt fur Meteorologie und Geodynamik, ZAMG). Va infine segnalata l’attivita` svolta nei due seguenti progetti internazionali: • il progetto INTERREG III/A Reti sismologiche senza frontiere nelle Alpi sud-orientali; • il progetto SISMOVALP in ambito INTERREG III/B Spazio Alpino. Questa relazione e` organizzata come segue: dapprima si descrivono le caratteristiche tecniche e di funzionamento della rete sismica e del sistema automatico di allarme (sezioni 1 e 2) ed il percorso di elaborazione dati (sezione 3); successivamente si fornisce un quadro esaustivo della sismicita` che si e` verificata nel corso del 2006 (sezione 4); segue quindi una descrizione delle attivita` di ricerca svolte dal CRS nell’ambito di altri progetti, i cui temi sono correlabili a quelli della convenzione stessa (sezione 5). Le conclusioni, infine, riassumono lo stato attuale della rete e danno un’indicazione sugli indirizzi futuri che si intendono perseguire per potenziare il servizio che la rete fornisce alla DRPC.
2007
OGS; Protezione Civile Friuli Venezia Giulia; monitoraggio sismico
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